Molch

Il Molch è un sottomarino monoposto armato con due siluri da 533 mm. Sulla torretta era posizionato un periscopio per l’osservazione in immersione. Sotto, erano agganciati a speciali staffe, due siluri.

Tipo: Sommergibile tascabile

Cantiere: Flender – Lubecca (Germania)

Nazionalità: Tedesca

Dislocamento:11 tonnellate

Dimensioni: 10,8 m X 1,82 m

Apparato motore: 1 motore elettrico da siluro da 13-14 HP

Velocità: 4,3 nodi (in emersione) – 5 nodi (in immersione)

Autonomia: 50 miglia: a 2,9/4,3 nodi (in emersione) – a 3,3/5 nodi (in immersione)

Massima profondità d’esercizio: 40 metri

Massimo tempo d’immersione: 50 ore

Armamento: 2 siluri da 533 mm

Equipaggio: 1 uomo

Affondamento: maggio 1945

Causa affondamento: autoaffondamento per resa

Il primo prototipo fu sperimentato nell’Eckernforde il 12 giugno 1944 ed in seguito furono realizzati un totale di 363 Molch (fino al gennaio 1945).
La torretta aveva due finestre ed era coperta da una cupola in trasparente. Aveva due sole velocità in avanti mentre la retromarcia non era prevista. Scomodo da manovrare, in combattimento risultò un grosso fiasco e fu principalmente utilizzato per addestramento.
La prima unità operativa dotata di Molch fu la K-Flottille 411.
Il dimensionamento della prima flottiglia (60 Molch e 350 uomini) si dimostrarono eccessive: durante gli spostamenti la lunga colonna fu spesso bersaglio degli attacchi dell’aviazione alleata e dei partigiani. Fu perciò deciso di ridurre le dimensioni delle successive flottiglie.
Durante i primi test molti Molch affondarono col proprio pilota. Il 25 e 26 settembre 1944, 12 Molch vennero impiegati per la prima volta contro le pattuglie alleate al largo di Mentone e Nizza; fu un disastro: la flotta alleata non subì alcun danno, mentre soltanto due Molch ritornarono solo per essere distrutti successivamente dal bombardamento di San Remo.
Le operazioni della KF-411 furono interrotte. L’11/11 il resto della KF-411 fu trasferito a Trieste e dislocata a Sistiana dove i tedeschi costruirono, una base per i Molch.
La montagna che arriva fino alla spiaggia era un riparo ideale e fu “scavata” per aprire gallerie e sale a custodire i Molch. Ancora oggi si vedono i varchi sulla montagna utilizzati per le mitragliatrici ed i cannoni. Fu costruito anche un largo scivolo per mettere in mare i mezzi subacquei.
Nei primi giorni di maggio del 1945 giunse la notizia della caduta della Germania e la sua resa. A quel punto i marinai tedeschi misero in acqua cinque Molch e a poche centinaia di metri dalla costa li autoaffondarono. Poi, sistemarono tutto l’esplosivo disponibile nella montagna e la fecero esplodere.

Negli anni sessanta fu deciso il recupero:
1.”Museo della Marina” a La Spezia.
2.Trieste nel museo “Diego De Henriquez”.
3.in mare davanti alla baia di Sistiana.
4.recuperato ed inviato al “Militarhistorisches” a Dresda.
5.non è stato trovato

Il relitto è ridotto a poco più di un tubo metallico, giace in assetto di navigazione lievemente sbandato su un fianco, sono visibili e facilmente riconoscibili i piani di coda e i supporti dei siluri. Il periscopio è mancante, le torretta è sparita negli ultimi anni.

Molch
Dimensioni
lunghezza: 10,8
larghezza: 1,82

Profondità
massima: 9
minima: 8

Miscela consigliata
ean aria trimix –