Kalliopi
ex Robert Dale Owen - Liberty n°1974Nave liberty costruita nel maggio 1943, è affondata dopo l’urto con una mina il 20 dicembre 1947 nel suo primo viaggio con il nome Kalliopi.
Tipo: liberty
Anno costruzione: maggio 1943
Cantiere: North Carolina Shipbuilding Company, Wilmington; yard number 158
Dimensioni: 129.81 m x 16.76 x 8.16)
Stazza: 7170 tsl. (14245 t. dislocamento)
Motore: General Machinery Corp, Hamilton, Ohio. 2500 hp
Velocità: 11 nodi
Armatore: Panagos D. Pateras.
Equipaggio: 81 (durante la guerra ndr)
Porto di armamento: Chios (Grecia)
Data affondamento: 20 dicembre 1947
Causa affondamento: mina.
Note storiche: Tra le Liberty era originariamente un “General Cargo” convertita in “troopship” . Durante la seconda guerra mondiale fu impiegata come trasporto truppe e ne poteva trasportare fino a 550. Partecipò alla operazione DRAGOON (invasione del Sud della Francia dal 15.8.1944 al 25 9.1944.
Alla fine della 2° guerra mondiale è stata inserita nel programma di vendita delle liberty superstiti ed è stata acquistata da un armatore greco. In navigazione da Charleston a Fiume, vuota, con la sola zavorra, ha urtato una mina ed è affondata spezzandosi in tre tronconi.
Il relitto è spezzato in tre tronconi, la prua è capovolta ed è staccata di almeno 50 metri dal corpo centrale che è adagiato sulla murata di sinistra. Si tratta di uno dei più grossi relitti dell’area, le sue dimensioni sono notevoli e immergendosi sul troncone principale, quello coricato su un fianco si ha l’impressione di essere arrivati sul fondo quando invece sia mo appena alla murata e per il fondo mancano ancora più di 15 metri . Il relitto così adagiato presenta difficoltà di orientamento in caso di penetrazioni; penetrazioni che vista la profondità sono impegnative. Molto bella la sala macchine (attenti a non perdersi!) e la visita al ponte di comando e relative cabine. Maestose le enormi stive. Se si vuole raggiungere la prua (a volte c’è una sagola) è consigliato lo scooter e un perfetto coordinamento con il barcaiolo. Da segnalare che il relitto si trova nel canale di accesso al porto di Rijeka e pertanto sono assolutamente da evitare decompressioni n corrente stante il pericolo di incappare in qualche nave in transito.